Repubblica di lunedì 8 novembre 2010, pagina 10
Riforme, la strada minata del governo
di Milella Liana

Riforme, la strada minata del governo Dalla Finanziaria al Lodo Al f càno, tutti i rischi in agguato per l'esecutivo Rischio esercizio provvisorio per la crisi politica: mai accaduto dalla nascita della Ue LIANAMLELUI ROMA — E adesso ogni legge da concordare e ogni passaggio parlamentare saranno a rischio per Berlusconi e per il Pdl. Nel confronto preventivo o in commissione come in aula. Tra Camera e Senato. Su ogni provvedimento, sia esso più o meno importante. Il premier sfida Fini alla conta tra Montecitorio e palazzo Madama. E questo arroventerà il confronto su ogni materia, dalla giustizia alla Finanziaria, dal federalismo alle ultime misure sulla sicurezza, dall'università alle autonomie. Su tutto, ormai, il governo potrà cadere. Basta scorrere i l calendario delle prossime settimane per rendersene conto, a partire da due questioni, lodo Alfano e riforma delle giustizia, due provvedimenti entrambi di natura costituzionale, che erano rimasti in stand by proprio in attesa che il Cavaliere e il presidente della Camera trovassero una possibile intesa su un compromesso accettabile per tutti e due. Lo scudo per proteggere il premier è fermo ormai da settimane in commissione Affari costituzionali del Senato. La riforma delle carriere e del Csm è ancora nella penna del Guardasigilli Angelino Alfano, che ne aveva annunciato la prossima presentazione per metà novembre, forse nel consiglio dei ministri del 12. II titolare di viaArenula, per l'una e l'altra questione, aveva sondato il capo dello Stato, lo stesso Fini, ilvicepresidente del Csm Vieni. Ma la bozza della revisione costituzionale del-lamagistraturanon avevaconvinto nessuno e proprio i finiani avevano posto pubblicamente condizioni capestro, nessuna separazione tra pm e polizia giudiziaria, niente poteri rafforzati al Guardasigilli, stop alla maggioranza dei componenti laici nel Csm. Idem per lo scudo che avrebbe dovuto mettere al riparo il Cavaliere dai suoi tre processi milanesi. Per la responsabile Giustizia di Fli Giulia Bongiorno non era ammissibile che il lodo potesse venir utilizzato più volte dalla stessa persona in più di un incarico. Ora torna tutto in alto mare e sembra proprio difficile, dopo Perugia, che Alfano e la Bongiorno possano ancora lavorare a un compromesso. Ma guai in vista si intravedono anche per la Finanziaria, attualmente in commissione Bilancio alla Camera. Su cui può bastare un minimo contrasto per far cadere sia la legge di b ilancio che quella di stabilità per il 2011. Come dice un parlamentare di vecchio stampo come il pidiellino Carlo Vizzini «dalla nascita dell'Unione europea non è mai accaduto che l'Italia sia dovuta ricorrere all'esercizio provvisorio per via di una crisi politica». Fatto sta che, nel doppio passaggio da attuare entro il31 dicembre, il governo potrebbe andare sotto decine e decine di volte fino allo sfinimento. Se la giustizia è un tema delicato, non è da meno il federalismo, visto che della legge fortemente voluta da Bossi sono stati definitivamente licenziati un paio di decreti legislativi e su un altro paio ha appena dato il via libera palazzo Chigi, ma restano ancora dei voti da fare. Al Senato il pacchetto di riforma delle autonomie e della polizia locale potrebbero veder nascere contrasti. E nel conto di una possibile rissava messo, sempre al Senato, il ddl contro la corruzione, su cui i pidiellini non hanno mai imposto quell'accelerazione che invece i finiani ritenevano fondamentale e su cui ora potrebbero impuntarsi. Ultimi arrivati, come argomenti di possibile tensione, il decreto di Maroni sulla tracciabilità dei pagamenti in tema di appalti pubblici e il ddl con la stretta su prostituzione e immigrati comunitari.

I punti o GIUSTIZIA E LODO Maggiori indiziati per la caduta del governo sono la riforma della giustizia e il Lodo Alfano costituzionale o FINANZIARIA Anche la Finanziaria è a rischio: sul testo il governo è già andato sotto proprio grazie ai voti di Fli e dell'opposizione o FEDERALISMO Terreno di scontro potrebbero essere anche il federalismo, il codice delle autonomie e la polizia locale o CORRUZIONE Tensione sul ddl anti-corruzione, testo sul quale il Pdl non ha dato vita all'accelerazione chiesta dai finiani ***